3 cose da fare con i bambini nella Valle di Tures e Aurina

Ci siamo innamorati del Trentino al nostro primo viaggio in montagna con Viola, poco più di un anno fa. Dopo l’esperienza a Plan de Corones con l’indimenticabile biciclettata sulla San Candido-Lienz ed il piacevolissimo soggiorno nella Valle di Ledro, questa volta abbiamo optato per la Valle di Tures e Aurina, in Alto Adige.

La Valle di Tures e Aurina offre davvero molte opportunità per le famiglie con i bambini: escursioni, sport, musei, monumenti ed attrazioni. In una settimana di vacanza abbiamo avuto la possibilità di assaporare la Valle sotto tutti questi aspetti e ne siamo rimasti entusiasti. È una zona stupenda che consiglio in particolare agli amanti della natura e dei paesaggi incontaminati. Qui troverete magari meno impianti rispetto ad altre zone e sposterete un po’ di più l’auto per raggiungere le varie attrazioni, ma i panorami che osserverete, vi assicuro, vi rimarranno nel cuore.

Tra le tante cose che abbiamo fatto e visto nella Valle di Tures ed Aurina, ve ne suggerisco 3 che non potete assolutamente perdervi se vi trovate nella zona.

CASTELLO DI TURES (CASTEL TAUFERS)

castello di tures

Castel Taufers troneggia su una collina appena fuori dal centro di Campo Tures. Di origine medievale, il castello è considerato uno dei più belli dell’Alto Adige ed effettivamente appena lo si intravede se ne rimane subito colpiti, sicuramente anche per lo splendido sfondo offerto dalle Dolomiti.
Il Castello è tanto unico, quasi fiabesco, visto da fuori, quanto incredibilmente austero all’interno. Se pensando ad un Castello vi vengono in mente sfarzi e lusso (a me, confesso, sì), qui non li troverete, ma potete vedere mobili ed arredi originali utilizzati da alcune delle famiglie nobili più potenti del Tirolo.

La visita al Castello è guidata e vi consiglio senz’altro di farla (dura circa un’ora). Le guide sono molto carine e coinvolgono sia gli adulti che i bambini, che hanno modo di partecipare al tour in modo attivo e divertente.

MUSEO DELLE MINIERE A PREDOI

miniera predoi

Siete mai entrati nel cuore di una montagna? A Predoi troverete il Museo Provinciale delle Miniere, che offre la possibilità ai visitatori di entrare ben 1000 metri all’interno della montagna, percorrendo una parte della galleria della Miniera di rame.
La visita alla Miniera è adatta anche ai bambini piccoli, ma è bene tener presente che una parte del tragitto fatto all’interno della montagna, con i vagoni, è al buio e che all’interno della Miniera c’è una temperatura costante di 9 gradi. Pertanto preparate i bambini e… vestiti pesanti per tutti! Dopo un primo percorso sui vagoni, la visita prosegue a piedi, con una guida che spiega un po’ le diverse aree della miniera e le modalità di estrazione del rame.

Il Museo mette a disposizione impermeabili e caschetti gialli per i visitori, non molto eleganti forse, ma pratici (sopratutto gli impermeabili, dato che all’interno della miniera c’è il 95% di umidità).
Appena usciti dalla Miniera, se avete bisogno di riscaldarvi, approfittate del bar del Museo dove a prezzi modici si può anche pranzare.
Un ultimo consiglio: prenotate la visita prima di andare per evitare inutili attese. Trovate i contatti sul sito ufficiale qui.

CASCATE DI RIVA

cascate di riva

Se vi trovate nella Valle di Tures e Aurina non potete certo perdervi l’escursione alle Cascate di Riva. Ci sono diversi modi e percorsi per arrivare alle Cascate, noi abbiamo preferito salire da Campo Tures arrivando poi fino all’ultima e terza cascata. Volendo si può proseguire ancora più in alto, ma il percorso si fa un po’ impervio e non per non rischiare di riportare Viola in braccio fino all’auto, abbiamo desistito.

L’ultima cascata è senza dubbio la più spettacolare, una tale esplosione di schizzi e spruzzi d’acqua che vi consiglio di avere a portata di mano una giacca o un impermeabile (che in montagna tanto fanno sempre comodo). La pausa ristoro al bar accanto al parcheggio è un must dopo tutta la fatica fatta per arrivare in cima (altrimenti potete comunque organizzarvi per un pic nic).

Photo credit: Cristina Romeo

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