I parchi naturali nel belpaese

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La salvaguardia dell’ambiente e dei diversi ecosistemi è garantita dall’istituzione di riserve naturali inserite all’interno di parchi nazionali o naturali.
Scopriamo insieme i “parchi storici” presenti nella nostra penisola.
Oltre il 10% del territorio italiano (circa 1,5 milioni di ettari) costituisce una riserva naturale di valore inestimabile ed è ricompreso in Parchi Nazionali o Naturali. Un patrimonio importante, che viene preservato e tutelato da norme specifiche dallo sviluppo umano e dall’inquinamento, con diversi obiettivi: dalla protezione degli ecosistemi per una loro evoluzione naturale, all’offerta di spazi educativi e ricreativi, alla promozione della ricerca scientifica sulla fauna e la flora in esse presenti. Tra i vari tipi di strutture ideati per la protezione dell’ambiente, i Parchi Nazionali sono certamente di massimo rilievo. Ne esistono 24 in Italia, di cui cinque sono “storici”, nati tra il 1922 ed il 1968.

I parchi naturali nel belpaese

PARCO NAZIONALE DEL GRAN PARADISO

Il primo parco nazionale italiano che sia stato istituito, ricomprende un vasto territorio di montagna, spingendosi fino ad oltre 4000 metri. Vi si possono osservare l’aquila, marmotte, camosci, stambecchi ed in tempi recenti si sono segnalate presenze di lupo, lince e cervo.

PARCO NAZIONALE D’ABRUZZO, LAZIO E MOLISE

Nato nel 1922, è il più antico tra i parchi nazionali della montagna appenninica ed ha ricoperto un’importanza fondamentale nel salvaguardare alcune delle specie più importanti della nostra fauna: camoscio d’Abruzzo, orso bruno marsicano, la lince, il lupo, il cervo e l’aquila reale.

PARCO NAZIONALE DEL CIRCEO

Istituito nel 1934, è nato per tutelare un ricco insieme di biomi caratteristici (associazioni di piante ed animali coesistenti determinata ed influenzata da fattori ambientali) e relativa ricchezza di specie (quella che oggi viene comunemente definita “biodiversità”).

PARCO NAZIONALE DELLO STELVIO

Nasce nel 1935 ed è il più grande dei parchi nazionali italiani e tuttora il più esteso dell’arco alpino. Cervi, caprioli, camosci e stambecchi sono il fiore all’occhiello del Parco, ma sono presenti altre specie quali volpi, ermellini, marmotte, scoiattoli e lepri. È l’habitat ideale anche per molte specie di uccelli: dall’aquila reale al gufo reale, dal picchio (nero e rosso) alla pernice. Grazie ad un progetto di reintroduzione anche il maestoso gipeto è tornato a popolare i cieli del parco.

PARCO NAZIONALE DELLA CALABRIA

Istituito nel 1968 per la salvaguardia ambientale di territori che sono poi stati ricompresi nel Parco nazionale dell’Aspromonte e nel Parco nazionale della Sila. Numerosi predatori popolano il territorio: tasso, martora, lupo e volpe i principali. Non infrequente osservare lo splendido scoiattolo nero calabrese, più grosso e pesante del classico scoiattolo rosso e dotato di una livrea differente: si tratta a tutti gli effetti un “endemismo” italiano (cioè una specie presente solo nel nostro Paese).
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I parchi naturali nel belpaese

L’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (UICN), organizzazione internazionale che si occupa della conservazione della biodiversità, ha introdotto le “liste rosse” al fine di segnalare lo stato di rischio di estinzione a livello di specie e poter intraprendere azioni per contrastare le minacce di “perdita di biodiversità”.
Nonostante per certi versi si siano fatti alcuni passi avanti (ad esempio nel caso dei mammiferi a rischio, che si trovano in condizioni migliori ora rispetto a 30 anni or sono) per altre specie la minaccia è reale e critica.
In pericolo critico si trovano ad esempio quattro specie dell’ordine dei Falconiformi: gipeto, capovaccaio, grifone e aquila di Bonelli e due di Passeriformi, forapaglie comune e bigia padovana.
Tra gli anfibi e i rettili italiani, la lucertola delle Eolie è risultata la specie maggiormente minacciata, anche dato il fatto che presenta un areale minore di 10 km quadrati, poiché si trova solo nelle isole Eolie stesse.
Per quanto riguarda i pesci un caso ben noto è quello dello storione beluga. È il più grande tra tutti gli storioni, conosciuto per i suoi pregiatissimi carne e caviale e fino agli anni settanta era presente nel Mar Adriatico e nel Po. Oramai in Italia si può considerare estinto.

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