Mamma e bimbe all’Acquardens di Verona

Siete mai stati alle terme con i vostri figli? E soprattutto, ci siete mai stati da soli, senza marito/moglie o compagno/compagna? Aggravante: senza essere grandi frequentatori di parchi termali?

Questa è stata esattamente la mia recente esperienza con le mie due figlie di 6 e 9 anni e a conti fatti, sono stata bene. Quindi la condivido con voi.

Io come ho detto sono partita con le mie due bimbe. Destinazione: Acquardens , un nuovo centro termale molto bello, in Valpolicella, Pescantina, proprio ad un quarto d’ora di macchina da Verona. Non ci sono alberghi annessi, noi abbiamo soggiornato in un comodo e caratteristico agriturismo a 2 passi dalle Terme.

Dopo una fila alle casse abbastanza sopportabile (nel pomeriggio inoltrato la gente in coda raddoppia perché di sera le luci del parco e delle piscine sono un vero spettacolo), siamo arrivate agli spogliatoi e dopo un cambio rapido, siamo giunte all’ingresso delle piscine, ciabattine e accappatoio munite.

Io ho acquistato il biglietto giornaliero, ma se volete potete sostare anche solo 3 ore, oppure scegliere l’ingresso serale. I bimbi sotto il metro d’altezza entrano gratis, mentre fino ai 14 anni l’ingresso è ridotto. Come prima volta, suggerisco comunque di restare nel parco termale una giornata, specie se i vostri bimbi sono relativamente tranquilli.

Lo spettacolo che vi accoglie è suggestivo: da un’ampia piscina fuoriesce un cono dalle pareti di vetro, e in alto, vi sovrasta un soffitto di tubi sinuosi dai colori cangianti. Tutto intorno, pareti a vetro da cui si intravede anche l’esterno. Al piano superiore l’area sauna e massaggi (a pagamento e consentito ai maggiori di 18 anni).

Mi guardo intorno, e vedo immediatamente un piccolo angolo ristoro con insalate e panini. Non so i vostri, ma le mie figlie sono onnivore ma, soprattutto, dotate di verme solitario congenito, dunque mangerebbero a qualunque ora e in qualunque posto. Capite bene la necessità di individuare immediatamente un luogo dove carburare, al pari della porta con scritta “toilette” 😉

Acquardens è anche dotato di un ristorante vero e proprio, nel caso preferiate lo “slow” food a spuntini veloci.

Abbiamo appeso gli accappatoi (noi li abbiamo portati da casa, ma potete noleggiarli) e siamo timidamente entrate nella grande piscina termale, che ha anche una vasca più piccola proprio per i bimbi. La temperatura dell’acqua è molto elevata. Il parco infatti sfrutta l’acqua calda del sottosuolo utilizzandola nelle piscine interne ed esterne. Sì perché ci sono vasche anche nella parte esterna, un vero spettacolo. Ma andiamo per gradi. Qui tempo di permanenza consigliato è di 20 minuti, come quasi in tutte le vasche.

In un angolo della grande vasca c’era anche un “pool” bar con tanto di sedie ergonomiche piantate nell’acqua…..bellissimo assaporare un aperitivo analcolico con ghiaccio quando sei immerso fino al busto in acqua a 37°! Inutile dire quanto sia piaciuto alle bambine. 

Dalla grande piscina in cui ci trovavamo, munita di idromassaggio e docce da cui proveniva un forte getto di acqua calda, abbiamo attraversato un grottino per entrare in un’altra grande vasca con idromassaggio. Anche qui al suo interno una vasca più piccola dove sedersi e dove anche i bimbi potevano sostare.

All’ingresso del parco termale, sulla sinistra, c’era un grottino del silenzio, con aromaterapia e acqua caldissima. Purtroppo l’accesso non era consentito ai bambini e, nonostante non tutti seguissero il “consiglio”, io ho preferito spostarmi altrove.

La nostra prossima meta sono state le piscine esterne e lì è stato davvero divertimento allo stato puro per me e le bimbe. 

Mamma e bimbe all’Acquardens di Verona

Dalla grande vasca siamo passate ad una piscina esterna molto grande senza uscire dall’acqua. Anche qui idromassaggi, docce per la cervicale, vasche più piccole dove sedersi e lasciarsi massaggiare dall’acqua calda.

All’inizio vi confesso che mi sentivo una madre snaturata a portare all’esterno, al freddo e coperte solo da un costume, le mie bimbe, ma non le ho mai fatte uscire dalla piscina e comunque, mi ha rincuorato la presenza di altri bambini assieme ai genitori. Vi assicuro che il freddo non si sente restando nell’acqua, e l’esperienza è davvero emozionante, specie per loro.

Sotto un cielo, haimè, plumbeo, con il sole che ormai lasciava il posto all’oscurità della sera, i vapori che emergevano dalle acque calde e le luci cromatiche delle vasche che creavano un’atmosfera suggestiva e quasi surreale, siamo entrate in una grande vasca circolare dove si era letteralmente trasportati da una corrente e noi ci siamo abbandonate a questo flusso. Pensate che si siano divertite solo le mie figlie? Certo che no!!

Comunque all’’esterno del parco non c’erano solo vasche di acqua calda, ma anche ghiacciata. Ho toccato con mano, o meglio, con piede, quanto fosse fredda, ma non ho avuto il coraggio di immergermi, forse temendo anche di essere emulata dalle mie figlie 🙂 Non so se avete visto il cartone Frozen della Walt Disney, ma già il titolo vi dà un’idea della temperatura di queste piscine!

A sera siamo rientrate in agriturismo. E’ stata per tutte un’esperienza emozionante, divertente e stancante! Abbiamo dormito come sassi!

Credo possa esservi utile sapere che nel parco non siete obbligati ad indossare cuffie nelle piscine e non dovete portare soldi con voi. Si indossa un bracciale magnetico necessario sia per aprire e chiudere gli armadietti, sia per pagare le consumazioni.

Quindi, se avete voglia di passare una giornata in un centro termale con i vostri figli, e magari unire a questo il piacere di una visita a Verona e dintorni, andate ad Acquardens 😉 

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